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Convegno ISIMM su Fiscalità in Internet

Convegno ISIMM su Fiscalità in Internet

Convegno Isimm Roma 06 Ott 2014 web tax per OTT

Ieri 06 Ottobre 2014, presso la sede del Monte dei Paschi di Siena a Roma in Via Minghetti 30/a c’è stato il convegno organizzato dall’ISIMM sulla fiscalità in internet.

Argomento “caldo” che inerisce le strategie di ottimizzazione fiscale adottate dalle OTT per pagare aliquote fiscali immensamente inferiori alle aliquote pagate da tutte le aziende che hanno sede nel territorio europeo con una stabile organizzazione nazionale, che non possono adottare le stesse misure per evidenti differenze dimensionali, finanziarie e di presenza multinazionale.

Fra i relatori della prima parte del convegno, moderati da Vincenzo Zeno-Zencovitch, molti professori universitari ( Raffaello Lupi, Università ei Roma “Tor Vergata”, Mauro Marè, Università eella Tuscia, Giovanni Puoti, Università ei Roma “la Sapienza” – Università Cusano, Giuseppe Tinelli, Università ei Roma Tre ), un rappresentante del dipartimento delle finanze MEF ( Bungaro ), uno dell’agenzia delle entrate ( Marco di Capua ), ed un uno di AgCom ( Antonio Nicita ).

E’ emerso un quadro frammentato e con idee ancora vaghe e poco uniformate nell’identificare il meccanismo che ha generato e continua a generare una apparente dicotomia fra economia reale ed economia digitale ( che in realtà è una “appropriazione” ed amplificazione dell’economia reale tramite il furto e lo spionaggio continuativo dei dati degli utenti ).

Il quadro legislativo è assolutamente inadeguato, come inadeguate sono le proposte di trovare “in bonis”, un accordo con termini e condizioni “scontate” per gli operatori OTT. (…purtroppo ventilato da più voci relanti…)

Altro dato emerso, che serpeggiava nelle relazioni offerte, è il distaccamento generazionale che fa inquadrare internet come una realtà “terza” dalla vita reale…leva ampiamente sfruttata dalle lobbies per guadagnare tempo e vantaggi competitivi non derivanti da vera innovazione.

I rappresentanti delle istituzioni, hanno una percezione parziale del fenomeno senza riuscire a cogliere le strategie delle OTT e non hanno armi e strumenti impositivi per equiparare i trattamenti riservati alla dinamica fiscale.

Tutti hanno usato toni concilianti e morbidi, anche troppo, considerando la evidente insostenibilità di questa situazione…scenario già visto e rivisto nei migliori film dove “ si è forte con i deboli e deboli con i forti”!!!

Ho personalmente citato ad esempio, lo scandalo di Tripadvisor ( ex Expedia ) che è invisibile non solo dal punto di vista giuridico, ma addirittura da quello fiscale …..con evidenti deformazioni del mercato e dinamiche che amplificano la pubblicità ingannevole e la concorrenza sleale nel turismo.

Nella seconda parte del convegno, moderata da Raffaele Barberio, i relatori rappresentavano i protagonisti della battaglia titanica che si svolge nel mercato delle telecomunicazioni e dei contenuti multimediali: OTT, Telco e TV.

Sono intervenuti: Diego Ciulli di Google, Laura Bononcini di Facebook, Stefano Selli di Mediaset, Michelangelo Suigo di Vodafone, Giovanni Venditti di Telecom Italia. Assente il rappresentante Rai.

Notevole la prudenza con la quale le Telco hanno “accennato” ad una asimmetria di trattamento non più accettabile per loro, che devono seguire rigidi dettami sulla gestione dei dati per la privacy, incluso il diverso trattamento fiscale.

Le OTT hanno, con poco successo, tentato di svincolarsi da evidenze inoppugnabili vagamente richiamate ( stabile organizzazione e trattamento….o meglio, abuso dei dati altrui ).

Ha fatto sorridere l’approccio di Ciulli ( google ) che ha esordito rivendicando che loro, di Big G, fanno dichiarazione solo dopo aver analizzato i numeri ed ha criticato l’approccio disordinato delle leggi, dei legislatori e delle istituzioni, cadendo poi su un “non so” quando gli è stato chiesto QUANTO GOOGLE AVESSE FATTURATO IN ITALIA.

Altro elemento che ha fatto sorridere è il fatto che nel 2013 Google abbia pagato 1 Milione ed 800 mila euro di tasse in Italia, a fronte dei 150 dipendenti…facendo un rapido calcolo, ciascuno avrebbe generato un entrata fiscale di 12 mila euro l’anno, che raffrontato ai costi diretti ed indiretti del lavoro, è PALESEMENTE NON CONGRUO ( in paragone, avrebbero guadagnato di più i dipendenti come gruppo, rispetto a google come impresa….hahaha! ).

Ma la cosa che proprio non è stato possibile ascoltare senza storcere la bocca , è stata la sua affermazione perentoria: “L’economia digitale non esiste,” in quanto, sempre secondo lui, il 75% della ricchezza generata , ricade sulle attività produttive reali….insomma una pantomima del gioco delle tre carte!!!

Per finire , sempre Ciulli ha dichiarato che google , “comunque paga una aliquota media del 20% “…dato che si commenta da sé, soprattutto alla luce del fatto che le OTT si vantano di essere le SOLE ad innovare….e noi potremmo aggiungere, grazie ai soldi non pagati in tasse.

La Bononcini ( Facebook ), “graziata” sia sulla questione fiscale che quella della privacy per pochi e lievi richiami fatti durante il convegno, si è focalizzata citando le 7 raccomandazioni prodotte dall’OCSE, che, come è intuibile capire dalla definizione stessa, si tratta di uno zampillo d’acqua in presenza di un incendio enorme….che sta divorando tutto e tutti, con avida soddisfazione dei diavoli che lo alimentano.

La parte finale del convegno ha visto l’intervento del Presidente Francesco Boccia ( della Commissione e Bilancio, Tesoro e Programmazione ) che oltre ad aver ribadito il concetto che sia giusto tassare i soggetti che generano reddito sul e nel territorio grazie ai pagamenti dei cittadini e delle imprese LOCALI, che contribuiscono al sostentamento ed alla crescita del territorio stesso, ha rivelato dei retroscena AGGHIACCIANTI.

All’indomani della proposta sulla mal definita web-tax ( così detta strumentalmente dalle lobbies allo scopo di confondere le idee ), ha raccontato di essere stato oggetto di pressioni inaudite,

( che a mio punto di vista sono inaccettabili e vergognose ) da parte dell’Ambasciata Americana … in uno stato democratico, libero e SOVRANO ci sarebbero state ben altre reazioni, piuttosto che il laido insabbiamento che invece è avvenuto!

Insabbiamento che è stato coadiuvato ed avallato da Matteo Renzi che ha cancellato la proposta di tassazione studiata dal Francesco Boccia per scaricare il barile alla Commissione Europea, senza voler prendere atto di una realtà aberrata ed aberrante, proteggendo gli interessi di operatori che stanno succhiando linfa vitale ad un sistema incapace di combattere questi PARASSITISMI!!!

Francesco Boccia ha chiamato in causa Renzi invitandolo a prendersi la responsabilità per non aver ancora tassato le OTT.

E’ intervenuta anche Anna Cinzia Bonfrisco ( Commissione Bilancio Senato della Repubblica ).

Nonostante la pressione massima posta in essere dalle lobbies facenti capo alle OTT, il vento è cambiato e le condizioni non più sostenibili fanno intravedere scenari disastrosi se non si inverte la rotta subitoe se non si equipara il trattamento fiscale dei “furbetti del pianetino“, ai soggetti giuridici europei.

Purtroppo gli esperti del settore fiscale e gli organi che attuano le leggi sono inermi ed ignavi delle dinamiche poste in essere dalle OTT o in alcuni casi, “inspiegabilmente” affetti da un approccio attendista che sta peggiorando il quadro già desolante.

( Cara OCSE fai quello che devi e in fretta !!!!! NON ENTRO IL 2017!!!!!)

Nel frattempo vale la pena ricordare che in Francia, in Germania, in Inghilterra e molto presto in Spagna, si sono già mossi ….

Come in ogni battaglia che si rispetti , è la troppa sicumera mostrata dai più prepotenti e forti, che poi li porta ad un imprevedibile epilogo…

 

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