Datagate, per Zuckerberg (Facebook) è facile battere il "mea culpa" sul petto degli altri

Datagate, per Zuckerberg (Facebook) è facile battere il “mea culpa” sul petto degli altri

Leggendo questo articolo sul Corriere Delle Comunicazioni ho pensato a quanto per alcuni individui, possa essere facile dare la colpa agli altri, nel tentativo ( goffo ed inefficace ) di mimetizzare le proprie responsabilità!

Ma da quale pulpito Mark Zuckerberg si permette di affermare che il governo americano, nei panni dell NSA, ha “sbagliato” non trovando “il giusto equilibrio fra protezione dei dati ed economia”?!?!?

Il primo a spiare qualsiasi tipo di informazione diretta od indiretta, che transita per la piattaforma social più nota sul pianeta, è lui.

Mentre l’NSA può essere, eventualmente, giustificata per combattere il terrorismo, lui e tutti “i compagni di merende” ( Google, Amazon, Apple, Microsoft, e chi più ne abbia, più ne metta!) assolutamente non sono giustificabili per ciò che raccolgono sulle nostre vite, abitudini e usi , senza che vi sia un minimo barlume di protezione dei dati personali.

Se mai lui, o qualcun altro del gruppetto dei furbetti competesse ad “armi pari” , di sicuro non sarebbero ciò che sono diventati, nel vigliacco silenzio di istituzioni ed organi di controllo che hanno consentito comportamenti di concorrenza sleale, pubblicità ingannevole e cartelli di oligopolio che oramai non sono più celabili!

In Europa si continuano a scimmiottare i modelli di sviluppo a stelle e strisce, senza constatare che Internet e la tecnologia atta a rebderlo fruibile, sono costruiti per rendere la vita facile a quei pochi che presenziano dai sistemi operativi, alle piattorme di telecominicazione….alla faccia della concorrenza leale e della vera meritocrazia , ma soprattutto….dell’innovazione VERA!

 

 

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