La consapevolezza ( proclamata ) dei pericoli dallo spionaggio dei nostri dati

Leggendo questo articolo ( #Prism, Vincenzo Scotti (Link University): ‘La nostra Università e i Centri di Ricerca sostengono l’azione di Alleanza per Internet’ ) pubblicato su Key4Biz, ci si rende conto di come uno scandalo ( …in realtà conclamato da tempo!!! ) non più celabile, porta all’attenzione pubblica una serie di “alfieri” della verità che proclamano la loro opposizione ad un sistema che calpesta i diritti del singolo e della comunità, in termini di riservatezza.

Ma dove erano, quando si legiferava per proteggere i diritti dei cittadini europei ( e italiani )?

Dove sono le istituzioni atte a controllare che non vi siano abusi dei regolamenti scritti e ratificati?

Dove sono gli organi di controllo che devono imporre sanzioni a chi non rispetta le regole?

Dove sono i responsabili che avrebbero dovuto impedire e sanzionare i comportamenti illeciti, abusivi ed illegittimi delle multinazionali che agiscono in barba a tutte le leggi locali ed Europee e che aiutano tali soggetti scorretti ad amplificare la concorrenza sleale sanzionando, invece, solo i soggetti giuridici europei che hanno sede in uno qualsiasi dei paesi della Comunità?

Ma questa è solo la punta dell’iceberg….

Spiare i comportamenti, gli usi e costumi e gli argomenti di conversazione , in realtà, ha lo scopo di controllare dinamiche e menti per competere slealmente tramite informazioni strategiche rubate!

Tutti sarebbero in grado di macinare miliardi di dollari di profitto se fossero capaci di spiare tutti i parametri che consentono di pilotare la pubblicità, di vendere servizi ed informazioni , tra l’altro, senza pagare un centesimo di tasse nelle giurisdizioni dove operano senza dichiarare una sede legale locale, e soprattutto una partita IVA locale che configura una stabile organizzazione operante sul territorio.

La difesa dei dati personali non è solo una questione di principio, ma un capisaldo da difendere strenuamente per consentire alla nostra economia ed alle nostre aziende di competere su una vera base di meritocrazia che premia chi ha la migliore visione del mercato e propone prodotti e servizi di qualità…SENZA BARARE!

 

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