L’ ispirazione e le origini del modello Bianca Miao© ComputArte®
I riferimenti storici e mitologici : Da Sekhmet a Bastet
Nell’antico Egitto si rappresentava la Dea Sekhmet con il corpo di donna e con la testa di leonessa.
Il suo nome significava “La Potente” (deriva dalla parola egiziana “Sekhem” che significa potere ) e simboleggiava la dea della guerra ma anche la forza distruttrice delle cose cattive ( in questa accezione anche come “Signora della Vita” in quanto capace di donare la guarigione e vincere il male e le malattie ).
Latrice ed ambasciatrice della potenza solare ( Ra ), era simbolo di resistenza, indipendenza, energia ed affermazione.
Il mito subì delle evoluzioni e apparve la Dea Bastet: alcune fonti la affiancano a Sekhmet come la sorella o gemella, altre fonti narrano una trasformazione della Dea Sekhmet nella Dea Bastet.
Essa era stilizzata in un corpo di donna con testa di gatta ed era la protettrice dei gatti e di coloro che si prendevano cura dei gatti.
Bastet era una dea potente, figlia di Ra, simbolo della femminilità, della sensibilità e della magia; proteggeva inoltre, i bambini, l’amore, la fertilità, la famiglia e la casa.
Il culto di Bastet includeva rituali di purificazione e di profumazione associati ai cicli mestruali e alla fertilità. Il gatto era collegato alle pratiche magiche, alla coscienza spirituale e al potere della sessualità ed era un simbolo di disponibilità sessuale.
Il profumo di Bastet sarebbe stato dunque, quello della seduzione.
CARATTERE
Un vero surrogato della donna moderna
Come tutti i felini appare attraente e pericolosa assieme, dolce e crudele ed incarna ciò che di più intimo e femminile è rinchiuso dentro l’essere umano: la sensualità e la dolcezza, il fascino e la generosità, l’amore e la passione, il desiderio e il piacere, la vita che rifulge in tutta la sua pienezza. Bastet seduce e incanta, in lei vi sono il maschile solare e il femminile lunare, la forza luminosa a tutti palese e la potenza indipendente e misteriosa, segreta, femminina, lunare. Bastet era la Signora dell’amore, della gioia, del piacere, della danza e del canto ma anche chi incarnava questi aspetti di indipendenza e di fascino misterioso, di fragilità e di bellezza, quindi i bambini e le donne. Ella era venerata e invocata dalle donne per avere in dono la fertilità e per proteggere poi la gravidanz
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