Cellulari che rubano dati, batteria e salute!

Cellulari che rubano dati, batteria e salute!

Oramai, più o meno consciamente, sappiamo che accettare i termini e le condizioni per poter utilizzare le app appena scaricate sul cellulare, significa accettare una richiesta esplicita da parte del proprietario della app, di spiare la nostra vita che transita sul telefonino….

Poi, a seconda di quanto e come lo si usa, tale percentuale varia.

Ma se prendessimo come campione rappresentativo un soggetto che aggiorna le piattaforme sociali, controlla la posta elettronica ed effettua anche transazioni in banca, non esagereremmo dicendo che spiano il 90 % di ciò che facciamo, cosa pensiamo, con chi parliamo, cosa cerchiamo e dove andiamo ( tramite il gps e la rete cellulare che mandano in continuazione le coordinate ….anche quando il gps è inattivo, grazie alla triangolazione tramite le celle della rete mobile!!!).

Se tutto ciò fino ad ora è transitato indisturbato fra le difese dell’uomo e della donna comune, inizia ad esserci una consapevolezza tale per la quale, proteggere la propria riservatezza e le informazioni PERSONALI, sta diventando importante e prioritario.

Si arricchisce di giorno in giorno la mole di notizie che contestualizza tale brutta realtà che inchioda lo smartphone ad un reato ben preciso : lo spionaggio!

In questo articolo su Key4biz è citato uno studio di Channel 4 ove si statuisce che il telefonino è in continua attività, anche quando non utilizzato dal possessore, per spedire pacchetti di informazioni che avremmo tutto il diritto di rivendicare come solo nostre.

Ma c’è di più.

Se incrociassimo questo dato con il fatto che la batteria dura sempre “troppo poco”, c’è un abuso della nostra proprietà da parte di terzi, in quanto la batteria viene utilizzata non per una azione che crei a noi proprietari un valore aggiunto, ma per essere spiati per poter vendere a terzi, i nostri dati.

Ma la cosa che fa veramente rabbrividire ed imbestialire è il fatto che siamo irradiati costantemente da un inquinamento elettromagnetico sicuramente non salutare ( riferimento ad articolo su Il Fatto Quotidiano e ad altro articolo su Planetinfo) e che sarebbe infinitamente inferiore se fosse dovuto alle azioni di cui siamo consapevoli e che creano un valore tangibile.

Insomma, non siamo nemmeno più liberi di scegliere quante onde elettromagnetiche assorbire, perché qualcun altro, fregandosene di noi, utilizza il nostro strumento per spiarci, con il danno “collaterale” anche per la salute ( solo la nostra! ).

 

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