Cloudrimanere indietro non è sempre segno di immaturità ed arretratezza!

 

Questa volta sono rimasto attratto da questo articolo ( L’Europa è indietro nel Cloud computing ) scritto da Carlo Mazzucchelli su Computer Business Review Italy.

più che altro sorpreso per la serie di aggettivi utilizzati e elementi rilevati per descrivere la situazione del cloud in Europa: “Europa bloccata da arretratezza, conservatorismo, scarsa conoscenza delle soluzioni cloud, ignoranza diffusa, immaturità diffusa, assenza di cultura aziendale, impedimento alla innovazione ed alla crescita”.

Ebbene si! Siamo il terzo mondo dell’evoluzione ICT….sembrerebbe la conclusione a cui un lettore potrebbe giungere, ma

C’è un ma!

Probabilmente gli analisti e i giornalisti che offrono questa visione, pensano, scrivono ( ma solitamente poco agiscono ) come gli alfieri del cloud: gli OTT.

Per la loro visione emodello di business” ( come aumentare il ROI ) , il vero passo avanti non è più quello di andare a scovare edesumeredati valenti alla profilazione dei comportamenti e delle scelte, tramite lo spionaggio sullutilizzo di servizi di comunicazione e offerta di contenuti, generosamente offertifor free”.

Per abbattere costi di gestione ed utilizzare algoritmi che sostituiscono analisti ed operatori, è sufficiente diventare comproprietari di tutti i dati dei singoli utenti….come?!

Offrendo cloudfor freecosì da ritrovarsi tutti i dati direttamente sui loro server.

Allora il lecito dubbio che sorge è : ” ma siamo veramente arretrati, o forse abbiamo intuito i pericoli che ci sono e preferiamo mantenere la nostra conoscenza, i nostri dati, i nostri piani, le nostre visioni e le nostre intuizioni, dentro casa”?

Io propendo per la seconda ipotesi, e sono contento di essere giudicatoarretrato”…così come la maggior parte delle aziende europee.

Con lo scandalo PRISM sta iniziando un processo di consapevolezza che amplificherà questa tendenza. IMHO.

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