I risultati dei motori di ricerca, sono utili e quindi affidabili?!

Leggendo un interessante articolo scritto dal giornalista Carlo Mazzucchelli su Computer Business Review Italy ( Google e la ricerca troppo su misura ), si evince come stia diventando di dominio pubblico un fatto incontrovertibile: i risultati restituiti dal(i) motore(i) di ricerca sono poco affidabili.

Ma il concetto di affidabile ha, in questa fattispecie, un significato in termini di reale utilità, di confacenza alla realtà e quindi plauso alla verità.

e questo tanto per iniziare ! 🙂

E’ cosa nota, non a molti, ma ci auguriamo che presto lo diventi, che i primi risultati listati sulla pagina di risposta ad una domanda, dipendono dalle parole chiavi inserite e da come i contenuti offerti dalle varie fonti, siano coerenti secondo l’algoritmo di classificazione del motore di ricerca.

Questo è quello che dovrebbe avvenire e che, teoricamente, dovrebbe consentire a diverse fonti INDIPENDENTI, di poter offrire contenuti diversificati ed al contempo inerenti il medesimo argomento.

Purtroppo , in una logica commerciale, non sbagliata di per se, ma se estremizzata deleteria, chi ha piùpenne ed inchiostrovince la corsa alla prima e alla seconda pagina.

Mi spiego: se un soggetto decidesse di pubblicare un suo punto di vista su un argomentoscottanteche coinvolge una grande società o multinazionale, scoprendone un meccanismo poco corretto, dovrebbe avere la medesima possibilità di vedere il suo articolo ( di cui riconosce piena paternità e quindi prendendosi tutte le relative responsabilità ) inserito nei primi risultati restituiti da una domanda su un motore di ricerca che si sostanzia nel nome della società con aggettivo abusivo, illegale e anticoncorrenziale.

Tutt’al più potrebbe ritrovare nella stessa pagina, risultati simili o anche una risposta ufficiale da parte del soggetto preso in considerazione.

Ma questo non accade perché le prime 4 o 5 pagine sono invase, senza soluzione di continuità , da risultati che la società suddettaoffreal grande pubblico, indicizzando i contenuti , ovviamente fuorvianti, proprio con le parole di ricerca che accomunano il nome della società con le parole abusivo, illecite e anticoncorrenziale.

Morale della fiaba ( reale ): chi ha più ingegneri e personale addetto all’ottimizzazione della indicizzazione dei contenuti sul(i) motore(i) di ricerca , plasma e pilota la verità a proprio piacimento, facendo letteralmente scomparire notiziescomode”.

Ecco perchè è importante , in fase di ricerca, non fare ciò che invece ci vogliono convincere sia la cosa migliore: accontentarsi del primo risultatogenerosamente offertodal motore di ricerca.

Per avere una visione più realistica, e quindi utile, è necessario confrontare almeno due, se non tre diversi motori di ricerca, esplorare almeno le prime 10 pagine di ricerca ed evitare di dare troppa credibilità proprio alle prime due pagine.

non prendere alla lettera un grande insegnamento comegli ultimi saranno i primi”, ma farne patrimonio e iniziare a dubitare….perché il dubbio, è l’inizio della Sapienza ( Cartesio ).

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