PRISM-Privacy: dettagli sempre più preoccupanti!

PRISM-Privacy: dettagli sempre più preoccupanti!

Adesso è il turno di Yahoo che vorrebbe tranquillizzare i propri utenti, pubblicando i TENTATIVI DI OPPORSI alle richieste dei tribunali americani per spiare privati e aziende. Tentantivi naturalmente falliti per il fatto che l’ordine proveniva da un organo superiore ed indipendente, che è la giustizia.

In questo articolo di Alessandra Talarico si pone l’accento sul fatto che le OTT stanno tentando di difendersi dallo scandalo DATAGATE dimostrando di aver lottato contro le richieste dei tribunali e per tale ragione essere i paladini della difesa dell’utente….quando sono gli OTT stessi a infrangere le regole basilari della privacy e gli organi giudiziari e di difesa e controllo, non fanno altro che rivolgersi a questi “spioni professionisti”.

Il fatto paradossale è che le istituzioni pubbliche, che hanno diritto e mandato per proteggere l’interesse del pubblico, debbano rivolgersi a soggetti privati che spiano in maniera continuativa e sistematica tutto ciò che un utente fa transitare attraverso la rete.

Il tentavo di difendersi, pubblicando una serie di missive nella quali si mostrano restii a CONDIVIDERE i dati raccolti, non tranquillizza affatto gli utenti, anzi….li rende certi e consapevoli che tutto ciò che riguarda la loro vita pubblica e privata è CERTAMENTE SPIATA!!!

Il proliferare di applicazioni, giochi e servizi per comunicazione in mobilità è un segnale indicativo della tendenza a spiare: per poterle utilizzare è obbligatorio acconsentire che queste applicazioni abbiano accesso alla rubrica, a tutti conteuti multimediali privati ( come foto e video ), a tutti i dati che registrano i siti che si visitano, le e-mail ecc ecc.

Altro segnale è il proliferare dei servizi in nuvola ( CLOUD ) che pur consentendo economie di scala e potenziale (?) maggior efficienza, nascondono una realtà inconfutabile: chi deteine i server è in grado di spiare tutto ciò che vi viene caricato.

Chiunque , avendo a disposzione una tale mole di dati è in grado di profilare utenti e aziende…nella migliore impotesi di vendere pubblicità.

Tutte le alre ipotesi gettano dubbi veramente preoccupanti…dati che ineriscono la vita più intima e privata come la salute, i rapposrti personali, i gusti sessuali, la religione e tanti altri elementi che dovrebbero meritare maggiore rispetto e riservatezza.

Nella sfera aziendale si tratterebbe di seguire e spiare idee, tendenze, piani di sviluppo, in altre parole : concorrenza sleale atraverso spionaggio industriale.

La tecnologia deve poter garantire una corretta dinamica concorrenziale e di rispetto dei diritti dei singoli, altrimenti diventa un semplice strumento dell’illecito!

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