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The light in the pocket: cellular anti-privacy

The light in the pocket: cellular anti-privacy

Addirittura il New York Times invita a spegnere i telefonini all’ingresso dei negozi per non essere spiati.

In this article si descrive come alcune catene di negozi utilizzano i telefonini per spiare i comportamenti nella scelta dei prodotti e quali caratteristiche ne influenzano la scelta ( color size, style ).

We have reached a very disturbing reality: U.S. traders like Nordstrom, Benetton, Family Dollar, Cabela's and Mothercare are simply equipped with technology that is able to use the sensors and the memory of smartphones for tracking the movements and discover tastes of all those transiting in their stores.

To think bad, si potrebbe ipotizzare una volontà di offrire tecnologia che sia attivabile da terzi per spiare tutti gli utilizzatori di uno strumento che fino a pochi anni fa era considerato privato….e che ora lo è solo in funzione del prezzo che il singolo paga e non per le funzioni e le garanzie che dovrebbe offrire.

I ben pensanti , con poco spirito critico , invece ritengono questa tecnologia un passo avanti epocale in qui chiunque può reperire utili informazioni in tempo reale…ma da dove vengono queste informazioni? Chi le controlla? Chi le “ordina”? chi ne verifica la confacenza e la veridicità?

Torniamo a bomba su un problema reale e concreto della rete: la vera neutralità ed affidabilità delle stesse?!

Chi controlla le OTT?

Quali criteri e regole OGGETTIVE vengono utilizzate per listare i risultati di una ricerca?!

Insomma ci troviamo di fronte uno scenario triste: paghiamo per una tecnologia che è attivabile da terzi per spiarci, senza la nostra consapevolezza o permesso più o meno esplcito e fonti informative assolutamente non oggettive ed affidabili!

 

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