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Cloud: spéire nuovole! ( imní faoi na costais i bhfolach )

Cloud: spéire nuovole! ( imní faoi na costais i bhfolach )

Prendo spunto da questo interessante airteagal di Laura Del Rosario su EDP.

Tá sé tuairisciú gur an 79% CIO atá i gceist mar gheall ar na costais i bhfolach ar an réitigh sa Cloud mar thoradh ar :

1) una esperianze finale per l’utlizzatore scarsa dovuta a colli di bottiglia nelle prestazioni correlati principalmente alla velocità della rete ( agus dá bhrí sin an imoibríocht na leathanaigh a bhreathnaítear ar, agus Imoibríocht an ionchur isteach ),

2) il correlato depauperamento della percezione del marchio e della sua qualità con ricadute pesanti sulla fedeltà del clienti

3) la perdita di fatturato scaturente dalle scarse disponibilità, feidhmíocht, reattività e capacità di risoluzione dei problemi in tempo reale.

Insomma, non si sta trattando di di dettagli o particolari da mettere a punto, ma di veri e propri capisaldi della produzione di valore aggiunto che caratterizzano aziende che si vogliono distinguere per qualità nel mare magno della concorrenza spietata.

Agus’ inevitabile puntare il dito su quello che si ottiene dal punto di vista dell’utente finale, se ciò va ad inficiare proprio la capacità dell’azienda di fidelizzare il cliente o di trasformare un visitatore, in un vero e proprio acquirente.

Le applicazioni cloud lasciano spade di damocle estremamente affilate e pesanti sulle teste di chi deve decidere cosa e come offrire il proprio valore aggiunto tramite soluzioni “ariose”.

Nonostante alcuni vantaggi sui costi derivanti dal potenziale abbattimento dei costi di acquisto e gestione di una infrastruttura fisica dedicata , dentro l’azienda, sono tabngibili, altrettanto valenti possono risultare le diseconomie generate da una immagine “lenta” e poco soddisfacente….

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