I primi cambiamenti dopo il 6 Ottobre 2015.

13 Novembre 2015

 

 

I primi cambiamenti dopo il 6 Ottobre 2015.

 

Nello stato di fatto di una sorveglianza illimitata e pervasiva di tutti coloro che utilizzano la rete, dopo la sentenza che ha invalidato il “Safe Harbour” lo scorso 6 Ottobre 2015, si stanno iniziando a “toccare con mano” i primi veri cambiamenti.

Dal 6 Ott '15 Safe Harbour invalidato - ComputArte copyright

 

 

 

Microsoft ha deciso di spostare in Germania, sotto il controllo di Deutsche Telekom , la server farm per la raccolta ( analisi e rivendita….) dei dati europei ( Fonte http://www.key4biz.it/breakingdigital-microsoft-riconosce-sovranita-alla-ue-in-germania-il-primo-database-controllato-da-deutsche-telekom/ )

 

Per Facebook è cambiato il vento: in Belgio scatterà una multa di € 250.000,00 al giorno dal 13 Novembre se non disattiveranno il cookie DATR che traccia anche coloro che non sono iscritti al social network ( fonte http://www.cwi.it/il-belgio-ferma-facebook-no-al-tracciamento-di-utenti-non-iscritti_81525/ ).

 

 

Alla luce di questi fatti fa anche sorridere che Google “generosamente” offrirà uno “strumentino” fresco-fresco, allo scopo di conoscere quali dati raccolti sono condivisi ( visibili al grande pubblico ) e poterli emendare o cancellare ( Fonte http://www.wirelessdesignmag.com/blog/2015/11/google-sharing-your-personal-data-now-youll-know?et_cid=4937773&et_rid=575253763&type=headline)

…peccato che questo specchietto per le allodole non cambia la cruda realtà: Big G continuerà a profilare e a raccogliere tutti i dati e solo quelli che l’utente deciderà di mostrare, potranno essere oggetto dello “strumentino” nei confronti del grande pubblico….tutto il resto ( spionaggio continuativo ed illimitato ), continuerà senza sosta con la raccolta sui loro server! (http://www.hwupgrade.it/news/web/google-about-me-un-tool-unico-per-gestire-i-dati-che-condividiamo-sul-web_59545.html#commenti )

 

Anche sul fronte tasse finalmente qualche cosa sta cambiando : L’ Unione Europea , sotto la spinta della Germania e della Francia vuole iniziare a tassare anche i furbetti del pianetino ( le Ott ).

Come al solito l’Italia, fanalino di coda e al guinzaglio corto di lobbies a di una politica asservita alle esigenze dei più forti e prepotenti, attenderà il 01 Gennaio 2017, regalando ancora più di un anno di tasse non pagate a questi soggetti scorretti ( Fonte : http://www.key4biz.it/web-e-tasse-google-facebook-e-amazon-lunedi-davanti-al-parlamento-ue/ )

 

E mentre continuano ad essere diffusi dati esaltanti su ciò che ci attende per l IoT e le grandi potenzialità della domotica ( entro il 2010 valore stimato di 330 Miliardi di dollari fonte : http://www.key4biz.it/linternet-of-things-entra-in-casa-mercato-da-330-miliardi-nel-2025/ ), rimangono inalterati i dubbi e le paure in merito alla privacy ed alla sicurezza dei dati!

 

E’ fuori di dubbioo che adottare la tecnologia attualmente disponibile sul mercato renderebbe la casa un ambiente da “grande Fratello” con sensori ed attuatori “disponibili” ad essere interrogati ed eventualmente comandati da terzi!

ComputArte- Quando la tecnologia si veste d'arte

 

 
 

 

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