Andare su internet significa essere il topolino-cavia nel labirinto del laboratorio dove vengono registrati e studiati TUTTI I comportamenti e le azioni fatte? ….a quanto pare, si : Oracle è stata citata in giudizio per raccogliere e VENDERE dati in maniera continuativa ed illimitata senza il consenso degli utenti.

Andare su internet significa essere il topolino-cavia nel labirinto del laboratorio dove vengono registrati e studiati TUTTI I comportamenti e le azioni fatte? ….a quanto pare, si : Oracle è stata citata in giudizio per raccogliere e VENDERE dati in maniera continuativa ed illimitata senza il consenso degli utenti.

Andare su internet significa essere il topolino-cavia nel labirinto del laboratorio dove vengono registrati e studiati TUTTI I comportamenti e le azioni fatte? ….a quanto pare, si : Oracle è stata citata in giudizio per raccogliere e VENDERE dati in maniera continuativa ed illimitata senza il consenso degli utenti.

Tutto ciò sta avvenendo in California con questa denuncia di azione collettiva ( https://docs.reclaimthenet.org/2022-08-19-Oracle-Complaint.pdf )

Grazie a BlueKai Data Management Platform ( https://www.oracle.com/cx/marketing/data-management-platform/ ) , che include “ Oracle Data Marketplace and Oracle Graph ID”, la quantità di dati raccolti e la successiva profilazione incrociata offerta sul market place, a parere degli attori in giudizio Michael Katz-Lacabe (privacy rights activist), Dr. Jennifer Golbeck (associate professor at University of Maryland in College Park), and Dr. Johnny Ryan (senior fellow at the Irish Council for Civil Liberties ), è illecita ed illegale.

Se tutto ciò fosse vero (…) la cosa INACCETTABILE, è che l ‘utente NON può fare niente per evitare di essere la “cavia”!!!

Quanti e quali siti integrano le tecnologia di Oracle?!?!

Sarebbe interessante saperlo perchè in questo articolo : https://www.classaction.org/news/oracle-hit-with-class-action-over-alleged-worldwide-surveillance-illegal-sale-of-consumer-information è scritto testualmente : “…When an internet user visits a website on which Oracle’s technologies are employed, the defendant can track and store myriad behavioral activity and personal information, including, but not limited to, their home location, age, income, education, family status, hobbies, interests, weight, political affiliations, medical data, recent purchases and more, the lawsuit says. Oracle can also see and track where they shop and how they pay for purchases, the case shares…”

Se tutto ciò venisse confermato, cosa succederebbe in Europa con il GDPR?

Sarebbe interessante chiedere ai Garanti della Privacy non solo Italiano, ma Europeo, cosa pensano leggendo le caratteristiche di determinati servizi come quello indiziato in California!

In uno scenario tecnologico che sta sviluppando l ‘intelligenza artificiale, notoriamente affamata di dati, come si può conciliare ciò, con il sacrosanto diritto alla Privacy ?

Semplicemente rendendo TRASPARENTE il processo di raccolta dei dati e COINVOLGENDO gli utenti nell’ INTERA filiera : dalla raccolta all’aggregazione dei dati , dalla proposizione sul mercato dei dati alla compra-vendita, alias COMPARTECIPAZIONE al valore aggiunto ( = soldi veri per tutti !) .

Continuare a consentire a TUTTA la tecnologia ingegnerizzata per raccogliere dati in maniera continuativa ed illimitata allo scopo di RIVENDERE informazioni, SENZA COINVOLGERE chi i dati li produce, è inaccettabile ed insostenibile….c’è chi direbbe che non si può continuare ad assistere inermi al FURTO dei nostri dati ….che sono un valore , constatato il funzionamento dei “data market place”.

Quindi NON è solo un problema di PRIVACY, ma un problema economico e finanziario dove qualcuno si appropria ILLECITAMENTE ed ILLEGGITTIMANETE dei dati altrui, allo scopo di RIVENDERLI.

A chi?…nella migliore e più “innocua” delle ipotesi, a chi produce e/o eroga ciò che ipoteticamente stiamo cercando …. ma dagli scandali oramai anche impolverarti come Cambridge Analytica, sappiamo che chi compra le nostre tracce digitali vuole e PUO’ pilotare le nostre scelte e discriminarci in vari modi.

Il problema è duale ed interdipendente; mi spiego…

Un medaglia, due facce : su una c’è la PRIVACY, sull’altra la MONETIZZAZIONE DEI DATI.

Tentare di scindere le due facce è una maniera furbesca per offuscare il problema..e nascondere COME si stanno “facendo soldi” con i dati degli altri.

E nella dinamica focalizzata nella denuncia sono citati gli utenti privati…

Si farebbe peccato a pensare che la medesima dinamica avviene sulle aziende sotto forma di spionaggio industriale e/o sulle istituzioni di stati sovrani configurando spionaggio politico?

….che fossimo veramente giunti all’incrinatura irreversibile del vaso di Pandora ?

Prima che sia troppo tardi è necessario ripensare e costruire una Tecnologia LEALE.

PER TUTTI…anche per I topolini 🙂

Vasco Petruzzi

Progetto ComputArte® copyright©

P.S: Questo breve scritto è presente in origine e ufficialmente su www.computarte.it

Lascia un commento

Questo sito utilizza i cookie affinchè l'utente abbia una migliore esperienza nell'utilizzo. Se continui a navigare nel sito stai dando il tuo consenso all'accettazione dei cookie e della nostra policy sui cookie.     ACCETTA