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Inicie el asedio a la televisión en la sala de estar ( Google e Chromecast )

Inicie el asedio a la televisión en la sala de estar ( Google e Chromecast )

Y’ già da qualche giorno che gira la notizia che google ha proposto e venduto sul suo negozio on line, todas las llaves que Chromecast interfaz con TV vía HDMI, habilitar el uso de herramientas móviles y no ( teléfono inteligente, tableta, pc ) al igual que los mandos a distancia, para disfrutar de contenido de Internet directamente en la pantalla grande.

Precaución: frente a la competencia de Apple TV y Google TV y el mismo Nexus Q, contenido se encuentra en la red y no se genera por herramientas externas.

En la práctica los contenidos de Apple es generada por el smartphone o tablet con problemas evidentes de la vida de la batería y la estabilidad de la señal. Ma questo ultimo problema potrebbe affliggere anche Chromecast se la rete non avesse una velocità continuativa del flusso dati e la la banda garantita durante tutta la visione ( cosa che ne decreta il fastidioso fenomeno di visione stroboscopica o a scatti ).

Problemi pianificati e voluti in quei paesi nei quali non è garantita la banda larga….a pensare male , si potrebbe ipotizzare che tale volontà è perpetrata per difendere interessi e strutture di fornitori classici di contenutima solo a pensare male :-)

Comunque è iniziato l’assedio alle case degli utenti per poter vendere la pubblicità: unico servizio che crea profitto e che sta migrando verso gli operatori che sanno come profilare la comunicazione essendo a conoscenza di dati che, teoricamente, dovrebbero essere protetti dalla privacy

Si mescolano dinamiche che sono sempre più al centro dell’attenzione con risvolti al di la del puro settore commerciale ( vedi i paletti che la Commissione Europea sta tentando di mettere allo strapotere degli OTT a seguito del conclamato e già straconosciuto caso PRISM ).

Y’ interessante constatare come si stanno iniziando a vedere i cerchi concentrici degli squali verso la preda: Microsoft con la XBOX ONE, Apple con iTV, Google con Chromecast gTV e nexus Q, Roku e una miriade di altri operatori ….tutti verso la TV nel salotto.

In questo contesto emerge una domanda: come si potranno conciliare le esigenze sacrosante del diritto alla riservatezza nella propria casa, con strumenti che avranno sensori e che utilizzeranno i server di terze parti per elaborare input e output?

ComputArte una risposta ce l’ha: uno strumento che sia in grado di processare in locale tutti i dati e con un sistema di sicurezza che impedisca lafugadegli stessi all’esterno!

 

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