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Contenuti Internet sulla TV: una sfida ai fornitori di contenuti classici

Contenuti Internet sulla TV: una sfida ai fornitori di contenuti classici

Nonostante siano trascorsi quasi 5 anni dai primi tentativi degli OTT di posizionare nel salotto dei set top box per la distribuzione dei loro contenuti sulla TV, ancora poco si è letteralmente “visto”.

Ma i numeri in crescita di questo fenomeno stanno diventando interessanti.( fonte articolo del Corriere delle Comunicazioni )

Negli USA, Google, Netflix, Amazon e Hulu stanno investendo nella produzione di contenuti da far fruire sulla TV.

E’ troppo ghiotta la torta della pubblicità sulla TV, per lasciare il controllo ai produttori di contenuti classici.

Questi ultimi, stanno tentando di adattarsi, ma con modalità e sistemi che scimmiottano la natura di internet, senza donarne il valore aggiunto: la compartecipazione e la possibilità di esprimere il potenziale gradimento….

Valori che sono stati aboliti da chi ha sempre pensato che palinsesti e contenuti fossero il mero risultato di una strategia commerciale studiata a tavolino, e scelta da pochi soggetti che determinavano “linea e traiettoria” della comunicazione…

Ma il progredire della tecnologia ha portato una rete in grado di veicolare anche i contenuti multimediali ed addirittura una “potenzialità” che ha dell’incredibile se si potesse paragonarla, senza mancare di rispetto a tutto ciò che concerne le religioni, all’innovazione che introdusse Gesù Cristo nel panorama delle religioni dell’epoca, con il perdono ed il concetto dell’Amore sopra ogni cosa, fruibile, applicabile ed erogabile da ciascun essere vivente, come riflesso dell’Amore e del perdono Divino… in altre parole rendendo democratici, valori che erano esclusivi di poche divinità elette.

Ci troviamo di fronte ad una metamorfosi che, constatati i modi ed i tempi, sta per configurarsi come una vera e propria rivoluzione nella consapevolezza comune e nella possibilità, APERTA, di proporre punti di vista ed opinioni…in altre parole, la DEMOCRAZIA.

E tutto ciò nonostante la rete sia, ad oggi, schiava e controllata da chi ha più ingegneri SEO e da quegli “strani ometti” che si trovano nelle stanze dei bottoni degli algoritmi di indicizzazione e posizionamento sul (mina) motori di ricerca…

La possibilità che ci è donata dal consentire un utilizzo libero della rete, è troppo grande per lasciarla in mano a pochi soggetti che vogliono controllare risultati e dinamiche…

La rete è per sua natura diffusa e composta da una miriade innumerevole di gangli nervosi che contribuiscono all’intelligenza collettiva schiva da un cervello centrale che, per sua natura limitata e limitante, tende a riscrivere verità e risultati.

La marcia in più, che caratterizza i contenuti che proporranno soggetti diversi dai braodcaster classici, sarà il fatto che il popolo della rete giudicherà lo sforzo prodotto e premierà coloro che saranno in grado di soddisfare le attese ed i concetti variegati di qualità, interesse e creatività.

Forse riusciremo a trovarci di fronte ad un palcoscenico dove la meritocrazia farà la differenza, e chi vorrà imporre “raccomandati”, si troverà con un pugno di mosche…

Se la logica 2.0 permeerà anche l’offerta di contenuti internet sulla TV, allora i braodcaster classici faranno meglio a cambiare in fretta il loro modo di produrre e di scegliere rappresentanti…

Ed i numeri di adesione ai contenuti veicolati tramite ipTV parlano chiaro ( fonte articolo su Key4Biz )

Consci di questa realtà alcuni produttori, come Eurtelsat, propongono strumenti per far diventare interattiva la TV ( articolo su Key4biz ).

Rimane sorprendente constatare come molti ( fra cui Apple con la apple TV, Google con la Google Tv, Telecom Italia con il cubo vision ) si stiano tanto impegnando a proporre piattaforme chiuse ( set top box dedicati ) e con prestazioni risibili, quando la macchina ideale per far convergere un ecosistema che sarebbe in grado di abbattere il digital divide e far progredire il benessere e la consapevolezza di molti utenti, già esiste ed è presente in quasi tutte le case, ma pochissimi lo tengono in salotto: il personal computer!

…e consentire la fruizione di contenuti internet sulla TV rendendo interattiva l’esperienza e la conoscenza , offrendo domotica e teleassistenza con un interfaccia naturale ( voce e gesti ) tramite un personal computer ( in grado di eseguire TUTTI i possibili programmi atti a tale scopo ), è più semplice di quanto si possa credere…parola di ComputArte!

 

 

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